Misano - Tutte le gare 24/07/2011 21:15

CITS, S CUP, Coppa Italia, Five Hundred Cup

Misano - Tutte le gare

Nella quinta prova del Tricolore Turismo di Serie il protagonista è l’alfiere della A Sport Fulvio Ferri che con la sua Mini Cooper S riapre i giochi per il titolo finale e passa in testa nella classifica della S Cup Italia. Cappello domina la 2° Divisione del Coppa Italia mentre in 1° la vittoria va a Bianco dopo l’esclusione in sede di verifica tecnica della F430 di Necchi.

Sempre Silvestri da spettacolo nella Five Hundred Cup. Per lui una vittoria ed un secondo posto dietro Carboni.

 

Prova di forza di Fulvio Ferri nella gara 1 del Tricolore Turismo di Serie. Il pilota della A Sport tiene tutti dietro da bandiera a bandiera riproponendosi in ottica assoluta sia nel Tricolore di Serie, sia per la S Cup Italia, il monomarca per le Mini Cooper S. Al via la bagarre è subito per il secondo posto con la Megane RS di “Toby” davanti alla Mini Cooper S di Ceccato. A seguire la seconda Megane Rs con il debuttante Menapace e due delle Mini del Team Millenium, quelle di Tramontozzi e Nember che sul finire di gara riusciranno a sopravanzare Menapace e ad arrivare ai piedi del podio. Questo si decide al secondo giro quando Ceccato infila alla fine del rettilineo “Toby”. Distacchi minimi al traguardo ma posizioni inalterate.

In gara 2 il più lesto al via è Garamaschi che al volante della Renault Megane 2.0 del Gruppo Piloti Forlivesi precede Fanari, Ferri, Tramontozzi e Toby, tutti racchiusi in meno di 3 secondi. Al secondo giro “Toby”, tra i protagonisti di gara 1, esce di scena per un problema meccanico mentre Caramaschi continua a girare a tempi di record incrementando il suo vantaggio sugli inseguitori. Alle sue spalle Ferri, Fanari, Pegoraro, Tramontozzi e Ceccato, continuano a scambiarsi le posizioni. A circa metà gara Ferri consolida la sua seconda piazza costruendo un piccolo vantaggio su Ceccato, Pegoraro, Nember e Tramontozzi sempre in lotta e separati tra di loro di pochissimi decimi. Nella seconda parte di gara però le posizioni si stabilizzano con Caramaschi e Ferri sempre ai primi due posti davanti a Ceccato Pegoraro e Nember ed è questo l’ordine con cui raggiungono il traguardo. Confortante prestazione delle due Renualt Clio debuttanti della SDP Motorsport che nonostante fossero iscritte nella meno performante Classe 3, hanno combattuto quasi ad armi pari con alcune della Mini Cooper S Classe 2. Niente gara invece per Marino che colpito da un lutto è tornato a casa. A lui il più sentito cordoglio del Gruppo Peroni Race e del Team Progetto E20.

Una gara per due nella 1° Divisione del Coppa Italia dove ancora una volta sono Necchi e Bianco a sfidarsi per la supremazia col primo di nuovo al volante della versione Cup della F430 e quindi ad armi pari con la 997 Cup del rivale. La prima parte di gara arride a Bianco che però non riesce a fare il vuoto, così Necchi prima ricuce il piccolo distacco e poi al decimo giro infila il rivale andando a prendere bandiera. In sede di verifica tecnica la vettura di Necchi viene tuttavia trovata sottopeso di meno di tre chili con il concorrente che viene pertanto escluso dalla manifestazione.

Dopo la pole Cappello si ripete anche in gara. Nella 2° Divisione il pilota della Bloise Motorsport su Alfa Romeo 147 E1 Italia regola tutti fin dalle prime battute quando respinge l’affondo di Gurrieri che viene superato anche da Finco e Montalbano. Ben presto però Gurrieri recupera su Montalbano portandosi in terza posizione. Mentre Cappello incrementa costantemente il suo vantaggio su Finco rimane accesa la lotta per le posizioni dietro la coppia di testa con Montalbano che risale in 3^ posizione davanti a Gurrieri, Magri e Fumagalli che si alternano nelle posizioni di rincalzo. Sul finire di gara, quando sembra che le posizioni si sano stabilizzate, Gurrieri rimane fermo sulla pista vittima di un guasto meccanico. Sorte avversa anche per Finco che, dopo una toccata con Montalbano, proprio all’ultima tornata perde il controllo della vettura finendo in testacoda alla Quercia. Vince così Cappello con Montalbano (Alfa Romeo 147) e Magri (Renault Clio Williams) ad occupare gli altri due gradini del podio.

Nella Five Hundred Cup De Pasquale, in pole, viene superato subito dopo il via da Carboni, Silvestri, Di Giovanni e Milla ed è proprio Silvestri a prendere il comando alla fine del 1° giro seguito da Milla, De Pasquale, Carbone, Di Giovanni. Al 2° giro il vantaggio sale a 3 secondi su Carboni risalito in seconda piazza davanti a Milla, De Pasquale e Di Giovanni separati da pochi decimi e in lotta per le posizioni di rincalzo. A 8 minuti dal termine Sollecito scavalca Milla per la quinta posizione mentre Carboni, secondo, inanella tempi record in successione riducendo il suo svantaggio dalla battistrada. Negli ultimissimi giri però proprio Carboni si deve guardare da De Pasquale per la piazza d’onore. Sul traguardo è comunque lui ad avere la meglio precedendo l’avversario di 5 decimi. Alle loro spalle, nell’ordine, Di Giovanni, Tempesta, Sollecito, Bellucci, Lattanzio, Milla e Liberatore occupano le prime dieci posizioni.

Lattanzi, 8° in gara 1 e quindi poleman nella griglia invertita di gara 2, non si presenta alla partenza ed è quindi Bellucci a partire al comando e a passare per primo alla fine del 1° giro seguito da Carboni e Di Giovanni che hanno recuperato diverse posizioni mentre a De Pasquale viene comminato un “Drive Through”. Carboni passa in testa nel corso del 2° giro e incomincia a consolidare il suo vantaggio mentre alle sue spalle è lotta accesa tra Tempesta, Di Giovanni, Liberatore e Silvestri risalito in quinta posizione. Appassionante l’inseguimento di quest’ultimo che fa segnare tempi record in successione e al 6° giro si porta al quarto posto a soli 3 decimi da Di Giovanni terzo, per poi superarlo al giro successivo insieme a Tempesta e conquistare così la seconda piazza.  L’assalto del campione in carica continua senza soste riducendo sempre più il suo distacco dal leader e ancora una volta, all’ultimo giro, fa segnare il miglior tempo della gara ma la bandiera a scacchi sancisce la vittoria di Carboni che riesce a mantenere un vantaggio di soli 6 decimi. Terzo è Di Giovanni che precede Tempesta e Liberatore.