Questo weekend di nuovo in pista
La lunga pausa estiva si è appena conclusa, ma è ancora un caldo torrido ad avvolgere i protagonisti del Campionato Italiano Turismo Endurance, l´affascinante serie tricolore varata da ACI-CSAI in collaborazione con il Gruppo Peroni Race. Di ritorno ad Imola per il sesto round stagionale, i fuoriclasse della Prima Divisione, la classe regina del campionato ideato per le vetture nella massima espressione tecnica della categoria Turismo e l´unica di scena il prossimo weekend nell´autodromo "Enzo e Dino Ferrari", sono infatti impegnati in una lotta al vertice sempre più incandescente. A sedere in vetta con grande autorità è Roberto Colciago (Seat Leon Turbo TFSI Seat Motorsport Italia) finora autore di 3 vittorie tra gli 8 piazzamenti sul podio sulle 10 gare finora disputate e mattatore delle sessioni di qualifica con ben 9 pole position sulle 10 in palio. A 21 punti di distacco insegue Luca Cappellari (BMW M3 E92 3.2 Duller Motorsport), il campione in carica che ormai da due appuntamenti a questa parte latita dalle posizioni da podio, dove invece si sono ormai lanciati con sempre maggiore efficacia Piero Necchi e Beppe Gabbiani. La premiata coppia, al volante della BMW M3 E92 4.0 schierata dalla N Racing, vanta infatti uno score di tre vittorie ed un secondo posto nelle ultime sei gare disputate, coronando così il lavoro di sviluppo attuato su una vettura che ha conosciuto le piste solo quest´anno e che ad Imola vedrà l´adozione del controllo della trazione e di un sistema elettro-pneumatico di leveraggio del cambio al volante. D´altra parte la crescita prestazionale espressa dal plotone di M3 motorizzate V8 4.0, come espressa anche da Paolo Meloni (BMW M3 E92 4.0 W&D) ed Andrea Bacci (BMW M3 E92 4.0 Autofficina Rally), ha convinto un altro pretendente al titolo, il giovane Nicola Bianchet, ora terzo in classifica a -26, a cambiare vettura e squadra. Dopo i primi 5 round corsi al volante della BMW M3 E46 3.2 del Duller Motorsport il pilota comasco passa infatti alla corte della Promotorsport dove troverà ad attenderlo una M3 E92 4.0 con la quale punta a lanciarsi con più forza nella lotta all´alloro tricolore, magari bissando subito quell´unica vittoria agguantata ad inizio stagione. Intanto ad Imola sono attese al ritorno le due Audi RS4 schierate dalla Lella Lombardi Autosport per Federico Della Volta e per la new-entry Cesare Brusa e che, oltre a vedere importanti sviluppo tecnici, godranno di un alleggerimento regolamentare di ben 75 kg rispetto al peso minino di 1.325 kg (ora passato a 1.250) sopportato ad esempio nel primo round stagionale corsosi sempre sulle rive del Santerno. Se le Audi a trazione integrale dimagriscono, la Seat Leon Tfsi di Colciago mette su qualche chilo, 40 per la precisione, passando da 1.110 kg a 1.150 kg per correttivo peso disposto dal Bureau permanente proprio allo scopo di preservare gli equilibri prestazionali delle vetture. A rendere ancora più incerto l´esito delle gare ci penseranno poi anche gli Handicap Tempo inflitti da regolamento sulla base dei risultati precedenti. E se Necchi-Gabbiani hanno lasciato l´ultima tappa da dominatori con due vittorie, ora in gara 1 di Imola sconteranno 30 secondi suppletivi di stop al momento delle soste obbligatorie ai box dove Colciago sconterà 15", Bianchet 10" e Bacci 5". Non mancherà spettacolo, infine, anche nelle lotte di classe come nella 3.000 dove Walter Meloni (BMW M3 E46 3.0 W&D Racing) e Valli-Jolly (BMW 330 Zerocinque Motorsport), continuano il duello tutto sammarinese o per il titolo Assoluto Diesel dove Valentina Albanese (Seat Leon Tdi Seat Motorsport Italia) punta a riguadagnare il primato su Gianni Giudici (BMW 330d), attuale capoclassifica. Si prevede un nuovo pieno di iscritti nella classe riservata alle Leon Supercopa dove Luca Trevisiol e Matteo Zucchi, grazie ad una invidiabile costanza di risultati (7 piazzamenti sul podio sulle 10 gare disputate), guidano la classifica con grande autorità e contenendo la rincorsa dei rivali capitanati da Giuseppe Cirò e Stefano Costantini, autori del maggior numero di vittorie (4 contro le 2 dei capoclassifica), ma staccati di 16 lunghezze con due piazzamenti a podio in meno rispetto ai rivali.