Vincono Gulinelli/Ronconi
Una serie di colpi di scena ha più volte rimescolato le carte della quinta prova del Campionato Italiano Autostoriche disputata questo fine settimana a Monza. A fregiarsi delle vittorie sono Vito Truglia/Gilles Giovannini (TVR Griffith 400 – 1° Raggruppamento), Giorgio Zorzi/Denny Zardo (Porsche 911 3.0 – 2° Raggruppamento), Massimo Ronconi/Giovanni Gulinelli (Porsche 930 – 3° Raggruppamento) e Thomas Giovannini (Ford Sierra – 4° Raggruppamento).
Nell’unica sessione di qualifica ecco sul finire i primi colpi di scena. Il mattatore stagione Massimo Guerra (Porsche 935), dopo aver fatto segnare il miglior responso è costretto al ritiro per la rottura della coppia conica. E’ invece un violento contatto in staccata alla fine del rettilineo principale a porre fine anzi tempo al weekend di Rosina/Moreschi sulla Bizzarrini 5300 GT autori dell’ottavo tempo assoluto e migliore di 1° Gruppo.
In gara il miglior spunto è di Mario Massaglia (Porsche 935) che sfila la 930 di Gulinelli/Ronconi, alle loro spalle Giuseppe Guttadauro (Porsche 911 3.0) e la Bmw 2002 ti di Andrea Castronovo con la 911 di Mundi quinta. Proprio quest’ultima però dopo appena quattro tornate è costretta al ritiro cedendo la posizione a Giacomo Jelmini. Il primo a rientrare per la sosta obbligatoria è Zorzi che cede il volante al più veloce Zardo. Dopo una tornata lo segue Ronconi con Gulinelli che si mette alla caccia del battistrada, così come si avvicendano Guttadauro e “Apache Jr.”. Nel mentre nuova rottura per la Porsche 911 di Pugliese proprio come al Franciacorta ad inizio anno.
La seconda parte di gara registra il forcing di Gulinelli culminato al 21imo passaggio (su 28 complessivi), e di quello di Zardo che nonostante un problema negli ultimi minuti di gara che lo rallenta vistosamente, può gioire della vittoria di 2° Gruppo complice la rottura della pompa della benzina sulla 911 mattatrice di inizio stagione di Guttadauro/Apache Jr. L’ingresso della Safety Car per la rimozione della stessa tradisce Jelmini che, nonostante le bandiere gialle, supera un concorrente venendo poi penalizzato con 25”. Stessa sorte anche per Benedini (Bmw 635). Entrambi però salgono sul terzo gradino del podio con Jelmini insieme ai vincitori Zardo/Zorzi e Riccardo Messa (Alpine A110), mentre Benedini insieme a Ronconi/Gulinelli e Massaglia.
Strada spianata per il duo Truglia/Giovannini nel 1° Gruppo complice l’assenza della Bizzarrini. Con loro sul podio Morteo/Moramarco su Alfa Romeo 2600 Sprint.
L’ennesimo colpo di scena rovina la sfida anche nel 4° Gruppo dove il dualismo fra la Sierra Cosworth di Giovannini e la Bmw M3 E30 di Rondinelli/Rondinelli questa volta va a favore del primo complice la rottura della Bmw dopo pochi giri.