Al trio Uboldi/Dromedari/Mondini la XXVI Edizione
Giorgio Mondini, Andrea Dromedari e Davide Uboldi, su Ligier JSP3, si aggiudicano la XXVI Edizione della 6h Di Roma. Il trio della Euro International ha compiuto 222 giri in 6h01’27”277 alla media di 150,536 km/h., precedendo di una tornata la Ferrari 488 GT3 della Kaspersky Motorsport condotta dal trio Giancarlo Fisichella, Alexander Moiseev e Marco Cioci. Terzi assoluti Artur Janosz, Nicola De Marco e Nathanael Berthon su Lamborghini Huracán GT3 del Team Lazarus.
1° Ora. Al via già il primo colpo di scena con la casella della pole vuota per un corto circuito e relativo principio di incendio che ha di nuovo fermato la Wolf Gb08 della Avelon Formula dei due vincitori 2015, Guglielmo Belotti e Ivan Bellarosa. Nonostante la vettura sia stata riportata ai box dopo lo sfortunato giro di formazione, non è stato per loro possibile riprendere la corsa. Allo spegnersi del rosso il migliore spunto è di Giancarlo Fisichella (Ferrari 488 GT3 – Kaspersky Motorsport) che porta subito l’affondo su Giorgio Mondini (Ligier JSP3 – Euro International) cercando così di allungare. Il vantaggio raggiunge anche i 15 secondi prima che proprio Mondini alzi il ritmo e riesca, con un attacco alla staccata della Campagnano, a riconquistare la testa in prossimità del 20’ di gara. Più o meno in contemporanea anche il contatto fra Jaime Melo (Ferrari 488 GT3 – Easy Race) e Alex Frassineti (Lamborghini Huracán GT3 – Ombra Racing) che comporta una sosta ai box per entrambi, con il primo che deve sostituire l’ammortizzatore ed il secondo un semiasse, allontanandoli dal podio virtuale sul cui terzo gradino c’è Robert Kubica sulla Renault RS 01 Trofeo della Oregon Team, che ha già scontato uno dei due Drive Through imposti dal regolamento per tutte le vetture RS01, sulla carta più performanti delle GT.
La prima ora si conclude con il primo pit stop per rifornimento, proprio della vettura di testa, che si dimostra più veloce ma che appunto dovrà effettuare almeno una sosta in più dei rivali.
2° Ora. Proprio nei primi minuti della seconda ora nuovo avvicendamento, con il cambio al volante anche per la 488 della Kaspersky dove sale Alexander Moiseev. Al novantesimo minuto ecco anche il pit stop con rifornimento per la RS01 con Kubica che lascia il volante a Davide Roda.
Verso il finire dell’ora due sussulti. Il primo riguarda proprio la testa, con Andrea Dromedari subentrato a Mondini, che alla staccata del Tornantino arriva lungo nel tentativo di doppiare Moiseev. Il relativo contatto però non compromette la gara di nessuno dei due, con tuttavia la Ligier in testacoda e attardata di una trentina di secondi ma sempre in testa. Il secondo contatto è invece fra il giovane polacco Artur Janosz (Lamborghini Huracán GT3 – Team Lazarus) e Paolo Bossini (Porsche 997 GT3 - Autorlando Sport), entrambi però capaci di continuare.
3° Ora. La terza ora segna la fine dei sogni di assoluta per il trio dell’Oregon Team Kubica/Bobbi/Roda. In una fase di doppiaggio con la Bmw Z4 della Eban Gedik Motorsport (Mutlubas/Gedik) un lungo di quest’ultimi e il relativo contatto, comporta la rottura della sospensione anteriore destra della RS01, con la vettura costretta lentamente ai box e conseguenti 40 minuti per la riparazione. Ritiro invece per la Bmw Z4 turca con il motore ko. Gara tormentata anche per la Ombra Racing con un lungo in sabbia che comporta ulteriore ritardo, mentre una nuova incomprensione fra doppiaggi, nella fattispecie fra Marco Cioci (subentrato a Moiseev) e Dimitri Casanova (Seat Leon Cup Racer), comporta una sosta extra per la 488 della Kaspersky con cerchio posteriore sinistro danneggiato, che fa scivolare il trio Cioci/Fisichella/Moiseev alle spalle della Lamborghini del Team Lazarus (Nathanael Berthon, Nicola De Marco, Artur Janosz), giro dopo giro sempre più veloce e costanti.
4° Ora. Lo scadere della terza ora marca anche il risultato per la 3h Endurance Series, il campionato di durata articolato su cinque prove e la conclusiva proprio con le prime tre ore della 6h di Roma. Ad aggiudicarsi la vittoria è la Tatuus PY50 della Bi&Bi condotta da Vito Rinaldi e Marco Biffis che in ottica 6h si è issata fino alla quarta posizione. Alle sue spalle, in quinta e sesta piazza assoluta, ma sul podio della 3h nella quale invece non sono iscritte le tre vetture di testa, la Porsche 997 del trio Bossini/Bossini/Bossini e la seconda Bmw Z4 con equipaggio turco della Borusan Otomotiv. Fra le vetture Turismo la vittoria va al duo MM Motorsport, con Dimitri Casanova e Luigi Bamonte che grazie ad una gara accorta e senza inconvenienti hanno avuto la meglio sulla Megane V6 Trofeo della Zero Racing (problemi ad un ammortizzatore) e sulla Bmw M3 V8 della Pro.Motorsport afflitta da problemi elettrici. Se davanti la vettura della Euro International conduce con una tornata di vantaggio sugli inseguitori, dietro si accende la sfida fra la 488 della Kaspersky e la Huracán del Team Lazarus, con alternanza nel ruolo di inseguitori anche alla luce della diversa tempistica di soste ai box.
Verso la fine dell’ora l’uscita in sabbia della Wolf GB08 della Emotion Motorsport ha comportato la prima Safety Car della gara, con il Team Lazarus che ne ha subito approfittato.
5° Ora. Davanti il trio della Euro International consolida il giro di vantaggio sulla Ferrari 488 della Kaspersky che a sua volta riesce a distanziare di un giro la vettura del Team Lazarus. Ancora un contatto infatti cambia gli equilibri, con la Huracán toccata dalla RS 01 dell’Oregon che manifesta problemi ai freni che subito dopo la costringono ad una nuova lunga sosta ai box. Con tutto il sotto scocca danneggiato ed entrambi i dischi in carbonio anteriori da sostituire, il contatto segna dunque il ritiro per il trio Bobbi/Roda/Kubica con la lunga riparazione che non sarebbe utile ai fini del risultato finale. Rientro invece in pista per la vettura della Emotion Motorsport dopo le riparazioni al retrotreno, conseguenza dell’uscita di pista in prossimità dello scadere dell’ora precedente.
6° Ora. Con l’inizio dell’ultimo giro di orologio le posizioni sono consolidate con Mondini intento ad amministrare il giro di vantaggio su Cioci, a sua volta due tornate avanti a Berthon. Dei tre il passo migliore è quello di Cioci che cerca così di mettere pressione al battistrada riuscendo anche a sdoppiarsi. L’ingresso della seconda Safety Car della gara, a 18’ dalla conclusione, sembra poter rimescolare le carte in funzione della vittoria. Cioci tuttavia si deve accontentare di ricucire il distacco sotto il minuto, aggiudicandosi così la seconda piazza e la classifica GT. Terzo posto finale per il Team Lazarus davanti al duo Biffis/Rinaldi (Bi&Bi), solo un anno fa terzo assoluto. Il trio della Autorlando Sport completa la top five sopravanzando di una sola tornata la Mercedes GT AMG della MDC Sports (Zumstein/Zumstein/Zumstein).